sabato 18 marzo 2017

Un sodalizio ignobile

Se tre o più soggetti, in combutta tra loro, agiscono intenzionalmente con il proposito di violare le leggi dello Stato danno vita ad un sodalizio criminoso perseguibile d’ufficio.
In queste ore non posso fare a meno di chiedermi se quei 137 senatori, di Forza Italia e Partito Democratico, che con il loro voto hanno consapevolmente violata una legge dello Stato, la legge Severino n. 190 del 6 novembre 2012, non abbiano di fatto costituito anche loro un sodalizio ignobile, per usare un eufemismo.
Nel caso specifico, inoltre, questo sodalizio ha anche calpestata la Carta Costituzionale che all’articolo 66 dispone la incompatibilità con il mandato parlamentare di un soggetto interdetto dai pubblici uffici, come è per l’appunto il caso di Augusto Minzolini.
Ci troviamo in presenza, cioè, di un voto analogo a quello al quale l’attuale Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si oppose definendolo “aberrante” nell’aula di Montecitorio il 31 luglio 2007.
Inevitabilmente, come cittadino schifato da un fatto di cotanta bassezza mi pongo domande senza risposte.
1.     Come mai i senatori PD, gli stessi che nel 2013 votarono compatti la decadenza di Berlusconi, oggi sono andati a braccetto di Forza Italia per salvare Minzolini ?
2.     Sono forse cambiati gli ordini impartiti dalla segreteria PD, dopo il patto del Nazareno, nella prospettiva di ritrovarsi culo e camicia con i forzisti in un futuro Partito della Nazione ?
3.     Oppure, più banalmente, è solo il rischio che alcuni esponenti renziani del “giglio magico” possano finire nelle maglie della Giustizia a consigliare di creare qualche precedente per affermare la non decadenza parlamentare in caso di condanna con interdizione dai pubblici uffici ?
4.     O ancora: forse la segreteria PD ha in gestazione la abrogazione della legge Severino per consentire a Berlusconi ed a tutti i pregiudicati di tornare ad accomodarsi sui seggi del Parlamento ?
5.     O invece si è trattato semplicemente di un messaggio arrogante, ed un po’ mafioso, che quei 137 senatori hanno voluto inviare alla Magistratura per avvisarla che alla “casta” è permessa qualsiasi infamia senza che la si possa toccare ?
Di certo mi è definitivamente chiara una amara deduzione, e cioè: in Italia “la legge NON è uguale per tutti.

Nessun commento: